QUANDO IL NOME DELL’AMORE MATERNO È “SOLDI”
L'influencer Ashley St. Clair, di 26 anni, afferma di aver avuto un bebè da Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo. La donna ha fatto causa a Elon Musk perché gli venga riconosciuta la sua
L'influencer Ashley St. Clair, di 26 anni, afferma di aver avuto un bebè da Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo. La donna ha fatto causa a Elon Musk perché gli venga riconosciuta la sua
Sei un uomo? Arrangiati, devi soffrire! Questo, in estrema sintesi, sembra essere il nobile principio che ha ispirato la Corte di Cassazione nell’emettere l’ordinanza 12249/25. Questo articolo ne riporta alcuni stralci: «Nessun provvedimento di assegnazione
Esercizio di immaginazione mentale: il sig. Rossi vede finire, contro la sua volontà e con profondo rammarico, a causa di continui litigi con la moglie e al tradimento di lei, che aveva un amante, il
«L'inferno personale di Phil Collins: depressione, contenziosi eterni con le ex, problemi di deambulazione...». Dal 2016, Phil Collins è entrato in una «spirale depressiva e catastrofica», che l'ha fatto richiudersi su se stesso e ha
Prendo in prestito un caso di separazione sottoposto ai lettori da La Settimana Enigmistica: «Dopo un lungo fidanzamento, i giovani Carlo e Laura decisero di sposarsi, ma inaspettatamente il matrimonio segnò l'inizio della crisi del
Sotto le false vesti di voler difendere il superiore interesse del minore, la tutela dei diritti delle donne, la giustizia e la parità, oggigiorno, e da oltre un centinaio di anni in Occidente, l'industria del
Le femministe non credono nella nozione di “verità oggettiva”. Piuttosto, l’ideologia femminista sostiene che il modo in cui la verità viene definita e diffusa sia uno stratagemma progettato per sostenere il cosiddetto “patriarcato”. La femminista Judith
Sono ancora furibondo, inviperito e imbestialito. La gravità delle due normative introdotte in altrettanti paesi latinoamericani, accennate nel mio intervento precedente, mi hanno mandato fuori dai gangheri, eventualità di solito abbastanza rara. Per quanto riguarda
Secondo round e stavolta tocca a "La Repubblica". È ufficiale: Giuseppe Apadula ha sempre avuto ragione. È stato bersaglio di una campagna mediatica diffamatoria sulla base di falsità e omissioni. Era evidente a chiunque avesse letto
Sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui il giudice Maria Carmela Magarò del Tribunale di Roma nel dicembre scorso ha condannato l'agenzia di stampa D.I.Re. per diffamazione aggravata contro Giuseppe Apadula. Potete scaricarle