Kubra Aykut aveva oltre un milione di follower su TikTok e più di 200.000 su Instagram. È diventata famosa nel 2023 con il suo video virale di un “matrimonio senza sposo”, in cui si è sposata con una cerimonia sontuosa. Senza marito né figli a ostacolare il suo agiato stile di vita, Aykut sembrava vivere il sogno del femminismo. Ma il sogno si è trasformato presto in un incubo, perché Aykut ha iniziato a sentirsi sempre più sola. Poi ha iniziato a perdere peso. Un giorno ha rivelato ai suoi fan: «Ho raccolto le mie energie, ma non riesco ad aumentare di peso. Perdo un chilo al giorno. Non so cosa fare; ho urgente bisogno di aumentare di peso». Kubra Aykut si è poi lanciata dal quinto piano del suo lussuoso appartamento di Istanbul, trovando la morte prematura. Aveva 26 anni.
La prematura scomparsa di Aykut riflette il modo in cui il femminismo ha tradito le donne indebolendo l’istituzione del matrimonio, generando malattie mentali e danneggiando le relazioni tra donne e uomini. Si riconoscono quattro mosse. Primo: molte donne affermano che essere madre sia il loro ruolo più appagante. Nonostante ciò, le femministe hanno ripetutamente attaccato l’istituzione del matrimonio, insistendo sul fatto che la procreazione e l’educazione dei figli siano un ostacolo alla realizzazione personale. Gli uomini sono sempre più restii a contrarre matrimonio e i tassi di fertilità globali stanno crollando. Secondo: il magazine Evie ha riportato la sconvolgente notizia che «le giovani donne progressiste sono statisticamente il gruppo demografico più infelice e con maggiori problemi mentali». Inviare queste donne a un terapeuta di orientamento femminista rischia solo di aggravare la loro condizione.

Terzo: in passato, le femministe pretendevano che i mariti esprimessero il loro lato sensibile e aiutassero in casa. Ma l’anno scorso hanno iniziato a emergere aspettative diverse. Ora, molte giovani donne pretendono che i potenziali compagni rispettino alcuni requisiti precisi: essere alti almeno 1,80 m, avere un reddito a sei cifre e sfoggiare addominali scolpiti. Naturalmente, pochi uomini sono propensi a soddisfare standard così irrealistici. Quarto: la ricerca dimostra poi in modo inequivocabile che le donne hanno la stessa probabilità degli uomini di commettere violenza sul partner e sono più propense dei padri ad abusare dei figli. Ma le femministe negano entrambi questi fatti, come se non esistesse una madre è stata condannata niente meno che a 21 ergastoli per reati sessuali contro i propri figli.
Nel suo libro provocatorio, The End of Women: How Smashing the Patriarchy Has Destroyed Us (“La fine delle donne: come distruggere il patriarcato ha distrutto noi”), Carrie Gress evidenzia come alle donne sia stato detto che «l’aborto non ha conseguenze, che la cultura dell’incontro occasionale e il sesso occasionale sono normali», infliggendo così «un danno irreparabile a legioni di donne». Virgil Walker denuncia allo stesso modo come il femminismo abbia distorto «la femminilità trasformandola in un’ideologia egoistica che mina le stesse istituzioni che forniscono vera forza, stabilità e scopo alle donne». L’anno scorso il presidente argentino Javier Milei ha sciolto il Ministero delle Donne. È tempo che i legislatori e i funzionari governativi che hanno a cuore le donne adottino misure simili per porre fine al sostegno governativo al distruttivo programma femminista.