La Fionda

La Spagna e le bugie del Sig. Menditto sul “femminicidio”

«Lo sa perché in Spagna i femminicidi sono diminuiti del 50% e la donna viene rispettata molto più che in Italia? Per una sola ragione: perché la politica, tutta insieme, ha scritto una legge organica. Non è che una volta si scrive il femminicidio, un’altra volta si scrive una legge su cosa insegnare nelle scuole, e poi ci si divide sul termine ‘patriarcato’, ‘maschilismo’ e altro. Tutti insieme iniziamo a stabilire come contrastare la violenza ai danni delle donne, sulla quale apparentemente siamo d’accordo, dalla prevenzione nelle scuole, dal primo momento, fino alla repressione…». Lo ha detto Francesco Menditto, ex procuratore di Tivoli, ospite di Ignoto X su La7, commentando la discussione in Aula, alla Camera, riguardo all’educazione affettiva a scuola, sulla quale il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha avuto una bagarre con le opposizioni. Mi sono state inoltrate queste dichiarazioni e chiesto un parere, in quanto spagnolo, sulla loro autenticità. Alimentare il discorso sulla violenza di genere e sui “femminicidi”, parlare sempre e continuamente di questo argomento, come succede in questi ultimi anni e come fanno i media e la politica, tema che monopolizza al di là di qualsiasi ragionevole buon senso il dibattito pubblico e la preoccupazione sociale rispetto a qualsiasi altra problematica sociale, è a mio avviso un errore e mi indispone. D’altra parte, il riferimento alla Spagna è esplicito, quindi ho deciso di fare uno strappo alla regola e di sospendere momentaneamente il mio ciclo di interventi settimanali per fare il punto della situazione. Le dichiarazioni del sig. Menditti sono palesemente false.

L’erba del vicino è sempre più verde. L’affermazione «la donna viene rispettata molto più in Spagna che in Italia» è una stupidaggine che farebbe ridere (o, a seconda, mettersi le mani nei capelli) a qualsiasi femminista spagnola (comprese quelle che sono attualmente al governo e nel Ministerio de Igualdad). È un errore comune credere che la propria situazione sia infinitamente peggiore di quella del vicino. Ogni femminista sostiene che nel suo paese si viva un inferno, rispetto ad altri paesi, e dunque la stessa cosa che ha detto il sig. Menditto la sostengono quotidianamente le femministe spagnole rispetto all’Italia. L’esempio più eclatante l’abbiamo proprio sull’argomento “femminicidi”, dove i dati, tanto italiani come spagnoli, sono tra i più bassi di Europa e del mondo, più bassi di tutti i paesi nordici (Svezia, Finlandia, Norvegia) che vengono spesso elencati come esempio virtuoso di femminismo, eppure malgrado i dati così favorevoli, in entrambi i paesi si continua a gridare all’emergenza, una situazione insostenibile paragonata a non si sa quale altra parte del mondo. Un errore che, purtroppo, commettono tutti, anche gli “antifemministi”, che molto spesso descrivono la situazione nel loro paese come la peggiore. Non è così.

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Francesco Menditto, ex Procuratore Capo presso la Procura di Tivoli

Menditto strumentalizza la Spagna e una realtà che non esiste.

I dati. Probabilmente l’affermazione «in Spagna i femminicidi sono diminuiti del 50%» è tratta dalla scheda dell’anno 2024 (ultimo anno a disposizione). Queste schede vengono pubblicate annualmente dal Ministerio de Igualdad, governo di Spagna. In Spagna, la celebre Ley de violencia de género è stata emanata nel 2004, quindi se prendiamo il primo dato della scheda dell’anno 2003 (71 femminicidi) e l’ultimi dell’anno 2024 (49 femminicidi) abbiamo effettivamente una bella riduzione, che comunque resta molto, molto lontana dal prospettato 50% (per la precisione, si tratterebbe di una riduzione del 31%). Ora, i dati e le analisi non si effettuano in questo modo, non si prendono i due dati più favorevoli per far quadrare le conclusioni gradite. Su questa legge spagnola e sui dati di omicidi di donne nel rapporto di coppia trascrivo alcuni dei paragrafi che avevo scritto nel lontano 2019 (tratto dall’opera La grande menzogna del femminismo, pp. 766-767): «Il dato del numero di omicidi, ragione principale dell’emanazione della legge nel 2004, merita una profonda riflessione. Le percentuali delle “persone uccise dal partner o ex” divise per sesso pubblicate nella monografia Mujeres y Hombres en España del 2006 (Grafico 6.9) sono le seguenti: circa 25% uomini 75% donne nel 1998 e 2002 – circa 20% uomini 80% donne nel 1999, 2000 e 2003 – circa 7% uomini 93% donne nel 2001. I dati negli anni successivi non sono più stati pubblicati. È doveroso ricordare che la campagna di sensibilizzazione per promuovere la polemica legge, che sosteneva l’esclusività della violenza maschile, nacque durante la campagna pre-elettorale fine 2003-inizio 2004, quando i dati più recenti allora ufficiali del 2002 (16 uomini e 52 donne) indicavano un rapporto circa di 1 a 3, cioè ogni 4 vittime una era un uomo!». La prima cosa da sottolineare sarebbe il fatto che, con questa legge, il governo ha smesso di pubblicare gli uomini uccisi in rapporto di coppia (per inciso, hanno smesso di pubblicare allora anche la condizione sociale degli uomini suicidi, la loro condizione di separati o in procinto di divorzio). I dati sono stati raccolti nelle monografie Mujeres y Hombres en España pubblicati dall’INE spagnolo, che sarebbe come l’ISTAT italiano. Come si può osservare nella scheda informativa sopraccitata del 2024, del Ministerio de Igualdad, cioè di uguaglianza (!), l’analisi e i dati sugli uomini non ci sono, mancano completamente.

«Nel 2001 ci furono 50 donne morte per violenza di genere, nel 2015, dieci anni dopo l’entrata in vigore della Ley Integral, furono 60 donne, 10 donne in più. L’anno 2008 fu il peggiore con 76 donne uccise. La media di donne uccise tra il 1999 e il 2003 (prima dell’entrata in vigore della legge) fu del 58,4 all’anno; la media tra il 2005 e il 2018 (dopo l’entrata in vigore) fu del 59,4». Dunque, la media delle donne uccise prima della legge (1999-2003) è stata leggermente più bassa della media delle donne uccise nei 13 anni successivi all’introduzione della legge (2005-2018). Se invece di prendere il dato dell’anno 2024 (49 femminicidi), come probabilmente ha fatto il sig. Menditto, prendessimo quello dell’anno precedente del 2023 (58 femminicidi), dato che è identico tra l’altro alla media prima dell’introduzione della legge, e lo paragonassimo con quello dell’anno 2001 (50 femminicidi), potremmo pacificamente e con assoluta obiettività, usando la stessa logica del sig. Menditto, affermare che in Spagna i femminicidi sono aumentati di un 16% dalla introduzione di questa legge. «Il tasso di donne che dichiara di subire violenza, secondo le fonti ministeriali, sale da 10,9% nel 2011 a 12,5% nel 2015, e sale soprattutto tra le giovani (25,4%), tra coloro che sono dal 2005 ricettacolo delle infinite campagne pubbliche e scolastiche previste da questa stessa legge che avrebbe dovuto in teoria far diminuire o far scomparire definitivamente il problema tra i giovani. Dopo milioni di euro destinati a finanziare campagne istituzionali e associazioni e professionisti del settore, e migliaia di uomini denunciati e finiti in galera, quindici anni dopo, nulla è cambiato». Non soltanto l’introduzione della legge non è servita a far diminuire gli omicidi del 50%, come prospettato falsamente dal sig. Menditto, ma la stessa violenza di genere, secondo fonti ministeriali, non è diminuita. Soprattutto tra i giovani. Ergo, «la prevenzione nelle scuole» in Spagna, augurata e messa come esempio da seguire dal sig. Menditto, non servita a nulla. Fonti ministeriali.

femministe spagnole, spagna

Esplosi gli stupri in Spagna.

La legge organica. «Non è che una volta si scrive il femminicidio, un’altra volta si scrive una legge su cosa insegnare nelle scuole…». Il sig. Menditto ha ragione quando afferma che si tratta di una legge organica, ma non è vero che l’emanazione di questa legge ha chiuso la discussione e fermato le nuove richieste femministe di norme e ulteriori misure. Per fare qualche esempio recente, la legge a proposito del consenso sessuale nota come “solo sì es sì” è del 10/2022, la legge invece del cambio di sesso è del 4/2023. Il femminismo è work in progress, anche in Spagna. La stessa legge sulla violenza di genere del 2004 ha continuato a subire modificazioni. «Nel 2015 la legge ha riconosciuto anche ai bambini la condizione di vittima di genere, nove anni dopo (!) l’emanazione della legge (2004) che proteggeva le donne – anziani e uomini ne restano ancora esclusi» (tratto dall’opera La grande menzogna del femminismo, pp. 765). Si erano dimenticati dei bambini (!). Ancora oggi, oltre venti anni dopo l’emanazione di questa legge, anziani e uomini restano esclusi.

Infine, un’ultima riflessione: esiste in Occidente un trend generale da diversi decenni di calo degli omicidi. In Spagna, ad esempio, nel 2001 ci furono 577 omicidi, per scendere progressivamente sotto i 300 omicidi/anno per la prima volta nel 2016. Lo stesso trend in Italia. Il calo è stato più pronunciato per le vittime maschili, che erano le vittime predilette del crimine organizzato e di qualsiasi altro tipo di violenza. Ancora in Italia negli anni ’90 la mafia uccideva soltanto uomini, senza che questo fosse mai risultato un problema né per il governo, né per il Ministero delle Pari Opportunità né per il sig. Menditto. Il calo dei “femminicidi” – termine orrendo, mi dispiace adoperarlo continuamente –, quindi, dovrebbe far parte del trend naturale di diminuzione degli omicidi, e nulla c’entrano leggi “specifiche” che non esistono per le altre vittime di omicidio in calo. Comunque, non si preoccupi il sig. Menditto, perché c’è un fattore nuovo, del quale nessuno aveva tenuto conto, che sta stravolgendo qualsiasi predizione futura e qualsiasi legge, compresa la cara ley de violencia de género spagnola: l’immigrazione. In Spagna i reati sessuali sono aumentati 129,5%, tra il 2020 e il 2024 del 60%, gli stupri dal 2010 al 2024 del 161,4%, nel primo semestre del 2016 gli stupri furono 575, nel primo semestre di quest’anno, 2025, sono stati 2.655, cioè aumento del 361,7%. Ipotizzo che il trend in Italia non sarà molto diverso. Arriverà anche per gli omicidi e i reati violenti. Seguendo la stessa logica illogica del sig. Menditto, possiamo affermare che grazie alla legge organica di violenza di genere spagnola i reati sessuali sono aumentati del 129,5% e gli stupri del 361,7%. Quando si tratta di dichiarare stupidaggini…



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