Virginia Woolf nel patriarcato
Il 28 marzo del 1941 la scrittrice inglese Virginia Woolf si riempì le tasche di sassi e si lasciò annegare nel fiume Ouse. Lasciò un'ultima lettera struggente al marito prima del suicidio: «Carissimo, sento con
Il 28 marzo del 1941 la scrittrice inglese Virginia Woolf si riempì le tasche di sassi e si lasciò annegare nel fiume Ouse. Lasciò un'ultima lettera struggente al marito prima del suicidio: «Carissimo, sento con
«Cosa sono io, agli occhi della gran parte della gente? Una nullità, una donna mediocre, un individuo sgradevole, qualcuno che non ha e che non potrà mai avere una posizione sociale; in breve, l'ultima degli
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] «Immaginiamo cosa sarebbe successo se Virginia Woolf avesse avuto un fratello, poniamo chiamato Davide, meravigliosamente dotato. Davide era un ragazzo avventuroso, creativo e desideroso di vedere il mondo tanto quanto
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] «La libertà intellettuale dipende da cose materiali. La poesia dipende dalla libertà intellettuale. E le donne sono sempre state povere, non soltanto in questi duecento anni, ma dagli inizi dei
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] «Numerosi scrittori, letterati, filosofi […] hanno descritto la fame, la violenza o la prigione subita, quasi fosse quest’ultima una prerogativa per diventare scrittore. Machiavelli, Torquato Tasso, Molière, Cervantes, Tommaso Moro,
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] «Immaginiamo cosa sarebbe successo se Shakespeare avesse avuto una sorella, poniamo chiamata Judith, meravigliosamente dotata. Shakespeare studiò – poiché sua madre era ricca – alla Grammar School; gli avranno insegnato
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] La dissonanza cognitiva è un processo mentale provocato dall'incoerenza tra due idee o comportamenti tra loro contrapposti o divergenti. Mediante questo processo l'individuo cerca automaticamente di eliminare o ridurre il
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Circa un mese fa una lettrice, tale Irina Zovich, ha voluto molto generosamente dispensare critiche e consigli su un mio intervento su Virginia Woolf che sarebbe stato «imbarazzante, una sequela
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] di Santiago Gascó Altaba. Nell'intervento di domenica scorsa è stato trattato un esempio dell'infantilizzazione del pensiero a proposito della guerra tratto dal classico femminista Una stanza tutta per sé (1929)