All’inizio di agosto, una giuria statunitense ha emesso uno sbalorditivo verdetto che ha riconosciuto un risarcimento di 58 milioni di dollari per Sean MacMaster, oggetto di false accuse di abusi sessuali su minori. Quando MacMaster si è trovato coinvolto in una disputa per l’affidamento dei figli, la sua ex moglie Johanna ha falsamente accusato l’uomo con l’accusa più infamante, la pallottola d’argento utilizzata per anni in questo tipo di controversie anche in Italia, poi sostituita per un breve periodo dallo stalking, a sua volta sostituito oggi dall’accusa di maltrattamenti. Negli USA l’accusa di abusi su minore è ancora in auge: nel caso in questione, la falsa accusatrice è arrivata al punto di proporre a Sean che accettare di revocare la sua potestà genitoriale sarebbe stata la sua “carta per uscire di prigione”. Il caso rappresenta uno dei risarcimenti più ingenti mai corrisposti per un’accusa ingiusta.
Si tratta di un caso emblematico che pone al centro della discussione, ancora una volta, il tema delle false accuse, il convitato di pietra di ogni confronto relativo alle relazioni tra uomini e donne, all’inquinamento femminista sul tema della cosiddetta “violenza di genere”. Una recente indagine condotta in Argentina, Australia, Regno Unito e Stati Uniti rivela che le false accuse sono più diffuse di quanto molti credano. Sponsorizzata dalla Domestic Abuse and Violence International Alliance, l’indagine ha rilevato che percentuali significative di persone in questi paesi dichiarano di essere state falsamente accusate di abusi. Proiettando il dato per la popolazione adulta totale di ciascun paese, l’indagine rivela che milioni di persone, per lo più uomini, affermano di essere state falsamente accusate di abusi:
- Argentina: 11% — 3,4 milioni di persone accusate falsamente
- Maschi: 16%; Femmine: 7%
- Australia: 13% — 3,5 milioni di persone accusate falsamente
- Maschi: 18%; Femmine; 9%
- Regno Unito: 4% — 2,1 milioni di persone accusate falsamente
- Maschi: 6%; Femmine: 2%
- Stati Uniti: 8% — 20,6 milioni di persone accusate falsamente
- Maschi: 11%; Femmine: 6%
False accuse: un’epidemia mondiale.
Come rivelato dal caso Sean MacMaster, un numero considerevole di false accuse viene mosso nel contesto di una controversia sull’affidamento dei figli, un dato che conferma un trend registrato da decenni ad ogni latitudine. A seconda del Paese, da un quinto a due quinti degli intervistati ha affermato che le false accuse sono state mosse nell’ambito di una controversia sull’affidamento dei figli. L’indagine, condotta da YouGov, ha coinvolto adulti di età pari o superiore a 18 anni in Argentina (1.069), Australia (1.061), Regno Unito (2.081) e Stati Uniti (1.252). I dati sono stati ponderati e sono rappresentativi di tutti gli adulti di età pari o superiore a 18 anni. Il lavoro sul campo è stato svolto dal 21 luglio all’8 agosto 2025. L’indagine è stata condotta tramite un’intervista online somministrata ai membri del panel di YouGov che avevano accettato di partecipare.
L’indagine ha definito la violenza domestica come violenza domestica, abuso sui minori, violenza sessuale o altre forme di abuso. Le risposte dettagliate degli intervistati, suddivise in base a sesso, età e area geografica, sono disponibili online:
E l’Italia? Non è stata coinvolta nell’indagine, ma forse non ce n’è nemmeno bisogno. La punta dell’iceberg la misuriamo noi con il nostro Osservatorio, e in aggiunta ci sono testimonianze ormai molto aperte e trasparenti provenienti da fonti autorevoli, come questo avvocato (donna), che ha rilasciato su Facebook un video sorprendente per la sua franchezza. Che le false accuse siano una vera e propria epidemia è un fatto, non a caso in risposta nel 2020 è stata istituita la Giornata internazionale delle false accuse, che si celebra ogni anno il 9 settembre. Non resta che esortare i legislatori, i pubblici ministeri, i giudici di famiglia e tutti gli altri soggetti coinvolti, in ogni parte del mondo, Italia inclusa, a lavorare per porre fine all’attuale epidemia di false accuse.