La Fionda

Per il diritto di ogni bambino alla pubertà e a un futuro libero e in salute

gespect MoU Genspect, una delle più importanti organizzazioni internazionali impegnate nella promozione di approcci non invasivi alla “disforia di genere” in bambini e adolescenti e nell’esporre i danni della transizione farmacologica e chirurgica, ha emanato una dichiarazione, il Memorandum of Understanding on the Role of Puberty in Adolescent Development, che ha già riscosso l’adesione di molte associazioni, istituzioni e professionisti del settore. Alla luce del proprio manifesto, LaFionda.com aderisce con convinzione, proponendo di seguito una traduzione in italiano del testo del documento, e invitando tutti i soggetti, sia istituzionali che individuali, che abbiano a cuore la tutela della salute di bambini e adolescenti a inviare a loro volta la propria adesione. Nelle parole di Stella O’Malley, psicoterapeuta, tra i fondatori di Genspect: «La pubertà non è una fase opzionale dello sviluppo: è un processo trasformativo fondamentale, un’esperienza che ha un ruolo cruciale nel formare la nostra identità come individui adulti. … Mentre altri continuano a credere di poter giocare a fare Dio sulla pelle di bambini vulnerabili, i firmatari del Memorandum pongono un confine invalicabile. Questa sperimentazione medica sui bambini è ingiustificata e profondamente dannosa, e dev’essere proibita. Non possiamo più trattenerci dall’esprimere questa posizione per timore di essere chiamati ‘transfobici’ da qualche fanatico. Fare la cosa giusta è più importante di compiacere la massa».

MoU pubertà

Il testo del Memorandum

Affermiamo il diritto fondamentale di ogni essere umano a una sana pubertà e enfatizziamo la responsabilità degli adulti nella salvaguardia, per tutti gli adolescenti, di una delle fasi dello sviluppo più importanti: il passaggio dall’infanzia all’età adulta. In questa responsabilità è intrinseca la tutela del diritto di ciascun bambino a un futuro aperto a ogni possibilità. Questo include la libertà di accedere all’età adulta nello stato di maggiore integrità possibile – fisica, emotiva, e cognitiva – e di avere così l’opportunità di assumersi pienamente le responsabilità dell’età adulta e dare liberamente il proprio contributo alla società.

Sosteniamo che la soppressione clinica della pubertà allo scopo di alleviare un disagio legato al “genere” sia una forma di negazione di questo diritto. Per queste ragioni ci opponiamo all’uso degli ormoni bloccanti della pubertà per i soggetti minorenni che esperiscono tale disagio, considerando tali interventi eticamente non giustificati, non necessari dal punto di vista medico, e potenzialmente dannosi. L’adolescenza spesso presenta sfide notevoli per gli adolescenti, in particolare per quelli con un’espressione di genere atipica, quelli più psicologicamente fragili, coloro che attraversano divergenze dello sviluppo neurologico, o alle prese con un rapporto problematico con il proprio orientamento sessuale. Ma la storia naturale di tali disagi dimostra che nella grande maggioranza dei casi tali disagi tendono a risolversi durante l’adolescenza.

L’introduzione degli ormoni bloccanti comporta una frattura insanabile in questo processo naturale. Approssimativamente il 98% dei minori che intraprendono una terapia con gli ormoni bloccanti proseguirà con l’assunzione di ormoni cross-sex, e molti di questi affronteranno interventi chirurgici irreversibili. Ciò contraddice l’affermazione secondo cui questi interventi costituirebbero un “pulsante di pausa” dello sviluppo totalmente reversibile. La soppressione medica della pubertà inoltre comporta considerevoli rischi per la salute fisica, e sussistono profonde incertezze sui suoi effetti sullo sviluppo cognitivo e psicosociale.

Per queste ragioni, sosteniamo che proseguire la sperimentazione sulla soppressione della pubertà come intervento per il disagio legato al “genere” non sia più giustificabile. In alternativa, supportiamo approcci che comportano la minima invasività, eticamente sostenibili, e appropriati dal punto di vista di un sano sviluppo dell’individuo – compreso il supporto psicosociale, la psicoterapia, la vigile e compassionevole attesa, e altre forme di intervento non mediche che possono portare a risultati positivi senza introdurre rischi di danni e alterazioni irreversibili.

Affermiamo che l’accettazione di sé e la maturità emotiva possono essere raggiunte senza sopprimere il processo naturale della pubertà. Suggeriamo pertanto per tutti i soggetti interessati un distacco dagli approcci medicalizzanti in favore di altri che, nel pieno sostegno delle espressioni di genere atipiche, pongano la priorità sulla salute e il benessere dei minorenni nel lungo termine.

Stella O'Malley
Stella O’Malley

Aderendo a questo documento, ci impegniamo a sostenere i seguenti principi:

1-Riconoscere la pubertà come un processo essenziale allo sviluppo dell’individuo, in quanto meccanismo naturale per mezzo del quale i bambini acquisiscono i diritti e le responsabilità dell’età adulta.

2-L’affermazione del diritto di ogni bambino a un futuro aperto, e la corrispondente responsabilità per gli adulti di assicurare che i bambini siano tutelati dal rischio di prendere decisioni che comportano conseguenze irreversibili prima che abbiano raggiunto una piena maturità fisica e cognitiva.

3-Il rifiuto della soppressione medica della pubertà come intervento in caso di disagio legato al “genere” in adolescenza.

4-L’opposizione a ogni ulteriore sperimentazione sulla soppressione della pubertà come trattamento per tale disagio, sulla base dell’evidenza scientifica internazionale disponibile, già sufficiente a dimostrare i danni iatrogenici legati a tale trattamento.

5-Il sostegno alla ricerca su approcci clinici che privilegino interventi meno invasivi, compreso il supporto psicosociale, la psicoterapia, la vigile attesa e altri interventi non medici, in quanto più appropriati sia dal punto di vista etico che per garantire uno sviluppo sano dell’individuo.

6-L’impegno a favorire una consapevolezza generale che riconosca le espressioni di genere atipiche come una parte naturale della variabilità umana e supporti il benessere e la salute complessiva di lungo termine dei soggetti minorenni che soffrano di disagio legato al “genere”.

Questo impegno si appoggia alla Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti del Bambino, un trattato legalmente vincolante ratificato nel 1989 da 196 nazioni, in quanto la transizione medica dei minorenni nega il diritto dei bambini a un futuro aperto a ogni possibilità. In particolare essa è in contrasto con:

-l’articolo 6(2), Diritto allo Sviluppo: “gli Stati aderenti si impegnano a tutelare la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino”. L’intervento con gli ormoni bloccanti sopprime processi di sviluppo cruciali per una sana maturazione nella forma adulta.

-l’articolo 19(1), Protezione dal Danno: “gli Stati aderenti si impegnano a intraprendere ogni misura legislativa, amministrativa, e educativa necessaria per tutelare il bambino da ogni forma di violenza, danno o abuso fisico o mentale”. La transizione medica comporta in modo scientificamente comprovato un elevatissimo rischio di danni collaterali tra cui: densità ossea ridotta, effetti avversi sullo sviluppo cognitivo, compromissione della fertilità.

-l’articolo 24(1), Diritto alla Salute: “gli Stati aderenti riconoscono il diritto del bambino al più alto livello possibile di salute”. La transizione medica trasforma bambini sani in pazienti medicalizzati a vita, processo che contraddice il loro diritto a una salute ottimale.



Condividi


Read Previous

E se l’avesse fatto Macron? L’inconsapevolezza globale della violenza domestica

Read Next

La diffusissima piaga della frode di paternità

Usiamo i cookie per personalizzare i contenuti e per analizzare il nostro traffico. Non condividiamo le tue informazioni né con i social media, né con affiliati pubblicitari. View more
Cookies settings
Accetta
Rifiuta
Politica su Privacy & Cookie
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active
Chi siamo

Siamo un gruppo di studiosi attivi nell'analisi delle relazioni di genere e nella lotta contro il femminismo.

L'indirizzo del nostro sito è https://www.lafionda.com.

Quali dati personali raccogliamo e perché

Questo sito è gestito in Wordpress, che  non raccoglie dati personali sui visitatori e raccoglie solo i dati mostrati nella schermata profilo utente dagli utenti registrati, tuttavia in questo sito non è prevista alcuna registrazione degli utenti. Gli unici plugin che raccolgono dati sono quelli relativi al modulo di contatto per permettere agli utenti di scrivere alla redazione, e alla newsletter, che richiedono nome, cognome e indirizzo email.

Commenti

Quando i visitatori lasciano commenti sul sito, raccogliamo i dati mostrati nel modulo dei commenti oltre all'indirizzo IP del visitatore e la stringa dello user agent del browser per facilitare il rilevamento dello spam. Una stringa anonimizzata creata a partire dal tuo indirizzo email (altrimenti detta hash) può essere fornita al servizio Gravatar per vedere se lo stai usando. La privacy policy del servizio Gravatar è disponibile qui: https://automattic.com/privacy/. Dopo l'approvazione del tuo commento, la tua immagine del profilo è visibile al pubblico nel contesto del tuo commento.

Media Se carichi immagini sul sito web, dovresti evitare di caricare immagini che includono i dati di posizione incorporati (EXIF GPS). I visitatori del sito web possono scaricare ed estrarre qualsiasi dato sulla posizione dalle immagini sul sito web. Modulo di contatto Il modulo di contatto previsto dal sito prevede soltanto la raccolta di nome, cognome ed email di chi vuole scrivere alla redazione. Cookie Se lasci un commento sul nostro sito, puoi scegliere di salvare il tuo nome, indirizzo email e sito web nei cookie. Sono usati per la tua comodità in modo che tu non debba inserire nuovamente i tuoi dati quando lasci un altro commento. Questi cookie dureranno per un anno. Se visiti la pagina di login, verrà impostato un cookie temporaneo per determinare se il tuo browser accetta i cookie. Questo cookie non contiene dati personali e viene eliminato quando chiudi il browser. Quando effettui l'accesso, verranno impostati diversi cookie per salvare le tue informazioni di accesso e le tue opzioni di visualizzazione dello schermo. I cookie di accesso durano due giorni mentre i cookie per le opzioni dello schermo durano un anno. Se selezioni "Ricordami", il tuo accesso persisterà per due settimane. Se esci dal tuo account, i cookie di accesso verranno rimossi. Se modifichi o pubblichi un articolo, un cookie aggiuntivo verrà salvato nel tuo browser. Questo cookie non include dati personali, ma indica semplicemente l'ID dell'articolo appena modificato. Scade dopo 1 giorno. Cookie Gli articoli su questo sito possono includere contenuti incorporati (ad esempio video, immagini, articoli, ecc.). I contenuti incorporati da altri siti web si comportano esattamente allo stesso modo come se il visitatore avesse visitato l'altro sito web. Questi siti web possono raccogliere dati su di te, usare cookie, integrare ulteriori tracciamenti di terze parti e monitorare l'interazione con essi, incluso il tracciamento della tua interazione con il contenuto incorporato se hai un account e sei connesso a quei siti web. Analytics Il sito raccoglie statistiche sulle visite tramite il servizio Google Analytics, la qui privacy policy può essere letta qui. Con chi condividiamo i tuoi dati I dati che conferisci tramite questo sito non vengono condivisi con nessuno. Per quanto tempo conserviamo i tuoi dati Se lasci un commento, il commento e i relativi metadati vengono conservati a tempo indeterminato. È così che possiamo riconoscere e approvare automaticamente eventuali commenti successivi invece di tenerli in una coda di moderazione. Quali diritti hai sui tuoi dati Se hai lasciato commenti, puoi richiedere di ricevere un file esportato dal sito con i dati personali che abbiamo su di te, compresi i dati che ci hai fornito. Puoi anche richiedere che cancelliamo tutti i dati personali che ti riguardano. Questo non include i dati che siamo obbligati a conservare per scopi amministrativi, legali o di sicurezza. Dove spediamo i tuoi dati I tuoi dati non vengono spediti al di fuori dell'Unione Europea.I commenti dei visitatori possono essere controllati attraverso un servizio di rilevamento automatico dello spam. Il nostro contatto Per informazioni sulla gestione della privacy puoi scriverci a lafionda.info@gmail.com
Save settings
Cookies settings