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Svolgiamo il nostro compito con la massima serietà possibile, affrontando tematiche delicate al centro di molti interessi. Ciò che diciamo è per molti estremamente scomodo, ma essi non ritengono di affrontarci nel dibattito aperto, da cui anzi ci escludono. Per reprimerci definitivamente, si sta usando l’arma giudiziaria, la denuncia per imbavagliarci, la querela per spegnere la nostra voce. Nell’ultimo periodo ne stanno arrivando a pioggia e hanno l’unico scopo di intimidirci e farci fallire dal lato economico.
Niente ci può intimidire, ma senza un aiuto non potremo reggere dal lato economico e saremo costretti a terminare l’iniziativa de “La Fionda”. Abbiamo bisogno di creare un fondo di solidarietà per le spese legali e per questo chiediamo il tuo aiuto.
Anche poco, ma dato da molti, può aiutarci ad affrontare l’aggressione in atto.
“The Jackal”: sciacalli di nome e di fatto? Intervista esclusiva all’avvocato di Pecchini
[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Ha detto di recente il rapper Emis Killa in un suo discusso tweet che «chi sembra buono e solidale sui social nel 95% dei casi è un fango cosmico». Sembra