Da messaggio privato. Sono stato testimone per lavoro di una vicenda, nel sud d’Italia. Non c’entra direttamente con lo stalking, ma con un’accusa peggiore. Stesso meccanismo usato frequentemente con lo stalking. Ed esattamente come nei casi di stalking di cui si parla in questa pagina, era tutto basato su accuse false, da cui l’accusato NON ha avuto modo di difendersi. Si parla di una coppia. Nel matrimonio lei dà il meglio di se stessa, tempestando di capricci, che alla fine portano alla separazione. Per ottenere il massimo in tribunale, inizia a picchiarsi da sola, in accordo con sua madre. Le femministe ovviamente diranno che se è arrivata a quel punto chissà cosa avrà subito, poverina, e che comunque deve essere vero per forza che veniva picchiata dall’ex marito perchè sennò le indagini che ci stanno a fare? Non mi dilungo facendo i numerosi esempi di false accuse (che sono l’85% dei divorzi), tra l’altro smascherate dalle Iene, né mi dilungo a dire i motivi delle false accuse ecc. La storia è la solita: se un pm assolve da false accuse un uomo, è un errore giudiziario, se un uomo finisce in galera dopo le false accuse, “la giustizia ha trionfato”. Insomma che solo un PM può mettere telecamere in casa, l’uomo no perché rischierebbe la galera per violazione di domicilio. Lui le mette comunque, fa i video e li mostra al PM. Nei video si vede lei che si accorda con la madre, si procura i lividi, si accorda su cosa dire ecc. I video però non sono probatori perchè non procurati su istanza di un PM, anzi lui viene controdenunciato per la violazione di domicilio, privacy ecc. In poche parole se ti accusano e non dimostri nulla ti arrestano, ma non hai nemmeno i mezzi per procurarti il materiale, e se te lo procuri non è valido comunque. La questione ha avuto un minimo di risonanza, ma solo odopo che lei non si fermò ad un posto di blocco per motivo imprecisato investendo un carabiniere. Un po’ come Al Capone che venne arrestato per evasione fiscale…