di Davide Stasi. È passato poco più di un anno, ma il ricordo degli eventi è nitido e vivido: quello che era stato intitolato “Aperitivo con lo stalker”, un mio monologo sullo stalking e dintorni, doveva tenersi a Genova, la mia città, il 20 settembre, come parte di una serie di tre eventi, uno dei quali (riguardante i padri separati) patrocinato dal Municipio Levante. Per una distrazione i loghi del patrocinio finirono sui manifesti di tutti gli eventi e quella fu la scintilla. Polemiche a non finire, telefonate e mail di minacce a chi avrebbe dovuto ospitare l’evento e, infine, alcuni soggetti (ormai svelati) mobilitarono un giornalista della sede locale di Repubblica, Marco Preve. Cosa accadde a me personalmente lo si può leggere sugli articoli del settembre 2019 del vecchio blog e spero a breve anche nelle relative carte processuali. Ciò che più conta è che l’incontro venne annullato. Lo tenni comunque, anche se dallo studio di casa mia, connesso su diversi canali social, e feci bene. A distanza di un anno è ancora un contributo che, credo, può stimolare la riflessione e suscitare un’utile discussione su temi importanti. Non importa che da lì sia partito il percorso che ha portato al mio esilio da qualunque incontro, conferenza o altro. E nemmeno che da lì sia derivata la mia rinuncia a tenere da solo le redini del vecchio blog. Come già spiegato altrove, alla fine fu una fortuna, che ha portato me e tanti altri a unirci dietro questa fionda. Spero di fare cosa gradita a qualcuno (e sgradita a molti altri) riproponendo qui il video dell’Aperitivo con lo stalker dell’anno scorso. Oggi come allora le anomalie ci sono, gravi e irrisolte. Motivo per non cedere sulla strada che abbiamo intrapreso.