Tag: giudizio

“Sindrome della donna percossa”: il doppio standard è garantito

“Sindrome della donna percossa”: il doppio standard è garantito

[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Titolo: «Ha ucciso il marito, sei anni di carcere. La Cassazione: troppo, fu provocata». Sottotitolo: «Colpevole di omicidio preterintenzionale motivando la pena ridotta con la “sindrome della donna percossa”» (da

Il femminismo d’affari bussa alla porta della magistratura. Che però non apre

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[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Ci siamo sbagliati e pure di grosso. Venerdì scorso abbiamo dato per scontato che la presentazione del "Rapporto sulla violenza di genere e domestica nella realtà giudiziaria" da parte della

Caso Martina Rossi: una sentenza compromissoria e ideologica

Caso Martina Rossi: una sentenza compromissoria e ideologica

[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Dice: alla fine giustizia è fatta. Giustizia? Ne siamo proprio sicuri? A noi non pare. La vicenda della povera Martina Rossi si trascina da dieci anni, da quando la giovane

Una giustizia gravemente malata. Anche di femminismo

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[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Il settore giustizia è in subbuglio. A turbarla, oltre alla spada di Damocle del caso Palamara (a proposito: leggete "Il sistema", intervista di Sallusti a Palamara: è il miglior libro

I media e il web ora hanno le mani sporche di sangue

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[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Stamattina Fabio Nestola ci ha parlato dell'esistenza di una Direttiva europea (la 2016/343/UE) che dovrebbe tutelare tutti noi dal venire condannati sui media prima che un giudice, al termine di

Ce lo chiede l’Europa. Ma solo quando fa comodo.

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[su_table][responsivevoice_button voice="Italian Female" buttontext="Ascolta l'articolo"][/su_table] Europa a corrente alternata. O meglio, talvolta bisogna obbedire perché “ce lo chiede l’Europa”, altre volte l’Europa può chiedere quello che vuole tanto l’Italia si gira dall’altra parte. Respinto dalla commissione