Lo smantellamento della privacy fa a pezzi l'alibi dei CAV
Le prassi di legge legate al Green Pass mandano in frantumi l'alibi della privacy con cui i centri antiviolenza si sottraggono ai controlli.
Le prassi di legge legate al Green Pass mandano in frantumi l'alibi della privacy con cui i centri antiviolenza si sottraggono ai controlli.
Pubblicato il Dossier del Viminale. Le nostre previsioni erano giuste: la violenza sulle donne è microscopica e gli uomini sono discriminati.
L'ISTAT risponde ai dubbi sui dati acquisiti dal 1522 e dai centri antiviolenza, ancora rivelando involontariamente la truffa che vi si cela.
L'ISTAT fa propri i dati forniti dal 1522 e dai centri antiviolenza sulle violenze contro le donne durante il lockdown. Ed è subito fuffa.
Per l'8 marzo la Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Carla Garlatti, ha rilasciato una dichiarazione da mettere i brividi. Di paura.
La Regione Marche pubblica i dati sugli accessi alle case protette e centri antiviolenza. Fatti due conti, è evidente che è un mero business.
Come ogni 25/11, esce il report "Questo non è amore" della Polizia di Stato. Un'edizione inutile e vergognosa ma con una sorpresa importante.
Alcuni uomini in difficoltà chiamano il 1522 e ricevono risposte da brivido. Il chiaro segnale dell'esistenza di un sessismo istituzionale.
Dopo mesi d'attesa finalmente arriva la risposta della Polizia alla richiesta di mostrare i dati della app "YouPol". Ed è un no. Guarda caso.
Il Consiglio D'Europa si dice preoccupato per i troppi proscioglimenti per violenza domestica in Italia. Ma è una preoccupazione strabica.