Ma non è un mondo per donne...
Che il mondo non sia fatto per le donne è un mantra costante del femminismo. Eppure, a ben guardare, si tratta dell'ennesima menzogna.
Che il mondo non sia fatto per le donne è un mantra costante del femminismo. Eppure, a ben guardare, si tratta dell'ennesima menzogna.
Prosegue la riflessione sulle biografie e l'approccio femminista. La confusione tra coscienza di sesso e coscienza di classe.
Esiste un'ambia soluzione non solo agli squilibri dell'ambiente, ma anche ai privilegi di genere e all'ideologia tossica del femminismo.
La femminista Monica Lanfranco scrive un articolo allarmistico su MicroMega, ma mostra apertura al dibattito. Cogliamo subito l'occasione.
La giornalista Eleonora De Nardis, attivista contro la violenza sulle donne, ancora condannata per lesioni pluriaggravate all'ex compagno.
Vittimismo femminista in grande spolvero in questi giorni, con virtuosismi e corto circuiti che illuminano a giorno il degrado del dibattito.
"La 27esima Ora" del Corriere, poco prima delle elezioni, spara un sondaggio senza capo né coda, smentito pure dalla Casa delle Donne.
La politica femminista processa la magistratura, tentando di infiltrarla secondo i principi incostituzionali della Convenzione di Istanbul.
Donne e femministe non sono sinonimi, anzi. La lucidissima Margaret Oliphant, antifemminista di oltre cent'anni fa, ne è la massima prova.
Dal manicomio della politica spunta un'altra proposta di legge anti-uomo firmata Julia Unterberger: donne mantenute e famiglie devastate.